Storia
I primi cenni storici su Porta Ringa risalgono al Manoscritto di Pansa, uno dei maggiori testi storici, del XVII secolo; in esso si elencavano le porte di accesso alla Città di Penne nel 1600, tra cui Porta “dell’Arringa”.
Nel 1842 il Decurionato della Città di Penne acconsentì, a pieni voti, all’abbattimento di “Porta dell’Aringa”, ridotta in un estremo stato di decadenza ed alla costruzione di una nuova porta all’accesso ovest della Città.
La Nuova Porta venne costruita per la generosità del Barone Diego Aliprandi, Cavaliere di Malta, in previsione della visita di Ferdinando II di Borbone a Penne.
La porta ospita due lapidi del De Torres, una in latino, l’altra in italiano; esse ci indicano che la porta era informe, oltraggiata dal tempo e che fu riedificata in elegante dorico composito. L’architetto che la progettò, fu probabilmente Federico Dottorelli, l’unico professionista capace di realizzare l’opera in quel periodo.
Localizzazione
Porta Ringa è situata nel Rione da Piedi al termine di Corso Martiri Pennesi, in prossimità di Viale Ringa, un percorso alberato caratterizzato da Pini Marittimi, impiantati in epoca fascista.