Il palazzo è da considerarsi una delle maggiori espressioni del barocco abruzzese, costruito in mattoni a vista, con vasta facciata orizzontale che si affaccia verso il Duomo. Il fronte è dotato di un ingresso con un portale del XVII secolo composto da colonne binate sormontate da capitelli ionici a festoni e sovrastato da un ampio e sinuoso balcone. La pavimentazione dell’androne sviluppa motivi geometrici realizzati con ciottoli in pietra di varia grandezza. Dall'androne partono due rampe di scale: una scende in un cortile posto a quota inferiore in cui gli ambienti erano adibiti a stalle, magazzini ed alloggi; l'altra sale al piano superiore, il piano nobile dove sono presenti affreschi a soggetti storico-mitologici e paesaggistici dei pittori Giuseppangelo Ronzi, pennese, e Giuseppe Carbone, teatino, che vi lavorarono tra la fine del 1700 e gli inizi del 1800.
Storia
Il palazzo nasce dalla ristrutturazione ed accorpamento di più edifici su disegno dell’architetto Francesco Di Sio alla seconda metà del diciottesimo secolo. Fu adattata a Scuola di Avviamento Professionale negli anni venti e subì danni con gli sfollati della Seconda Guerra Mondiale. E’ stato restaurato meritevolmente nella quasi totalità dai nuovi proprietari Granchelli di Civitella in quanto gravemente danneggiato. Nel 1861 vi dimorò San Gabriele dell'Addolorata, giunto a Penne per prendere gli ordini minori.
Localizzazione
Il palazzo è situato nel rione di Piazza di fronte alla facciata della Duomo ad un livello decisamente più basso, nell’attuale via Muzio Pansa.