La facciata in mattoni, con due ordini di colonne sovrapposte anch’esse in mattoni, svetta verso l’alto per stupire il visitatore in modo elegante possente e sinuoso. Il tutto evidenziato dalla sezione centrale lievemente concava. Possiede un’unica navata ed al suo interno vi è un grande dipinto con l’Annunciazione ed una tela anonima raffigurante Sant’Omobono. Vi si conserva anche la scultura lignea del Cristo deposto (XVII secolo). Durante le celebrazioni del Venerdì Santo, che dal 1570 hanno inizio da questa chiesa, viene esposto un famoso ed artistico Covertone del Cristo morto in velluto nero ricamato in oro e argento, su disegno di Salvatore Colapietro.
Storia
Edificata su una preesistente chiesa bizantina del XIII secolo, la chiesa venne completamente stravolta e ricostruita in stile Barocco nel 1733.
Localizzazione
La chiesa è situata nel Rione da Piedi, tra i Portici Salconio e Palazzo Trasmondi lungo corso Alessandrini, difronte alla casa natale del poeta Luigi Polacchi.